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Caso ‘Dante Alighieri’ a Reggio: “Modifica dello Statuto priva di effetti”. L’associazione più dura: “È illegittimo”

Il ministero dell’Università boccia l’atto licenziato dal cda dall’ateneo Dante Alighieri. Il Mur: «Approvazione non valida, mancano delle integrazioni»

La modifica allo statuto dell’università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 20 dicembre 2024, è priva di effetti perché sull’approvazione di tale atto non si è esaurito il potere di controllo prescritto dalla legge in capo al ministero dell’Università e della ricerca».
Lo rende noto il Mur, spiegando che la disciplina introdotta con la legge 9 maggio 1989, numero 168 prevede che sulle proposte di modifiche statutarie avanzate dagli atenei il ministero dell’Università e della ricerca eserciti il controllo di legittimità e di merito.
«Nel caso specifico della “Dante Alighieri” - si legge nella nota del ministero - tale potere non si è esaurito, in quanto dal Mur sono state richieste, prima che il decreto rettorale fosse stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale, delle integrazioni documentali, necessarie e propedeutiche al completamento dell’istruttoria, che non sono state fornite. Pertanto, non essendo stato concluso l’iter procedimentale, la modifica statutaria in questione è priva di effetti».
In virtù del pronunciamento del Mur, l'associazione Dante Alighieri, in “guerra” con il cda in carica, torna all'attacco denunciando «forze oscure e maligne» che «si celano tra le antiche mura e chi ha taciuto è complice». Secondo l'associazione, il nuovo Statuto sarebbe illegittimo perché il cda lo avrebbe votato in assenza di due membri che, per sentenza, dovevano essere reintegrati.

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