La notizia dello stop del passaggio del gas dalla Russia in Europa nel territorio ucraino era prevedibile. E questo è un ulteriore tassello che potrebbe rappresentare una spinta per la costruzione del rigassificatore a Gioia Tauro.
Nonostante il Governo abbia rassicurato il Paese sulle scorte di gas (rassicurazioni arrivate anche da Bruxelles circa le strategie per evitare il blocco del rifornimento nei Paesi Ue), l’opera calabrese sembra diventare sempre più importante per aumentare la capacità di gas in Italia. Ma si è in forte ritardo per i due siti scelti nel “Decreto Energia” del 2023 (appunto Gioia Tauro e Porto Empedocle in Sicilia) come sede degli impianti di rigassificazione a terra. Mentre come era prevedibile si è andati veloci con i siti galleggianti. Piombino già in funzione e Ravenna sarà il prossimo, che sfruttano altre tecnologie.
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