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Siccità e disagi idrici a Reggio, nonostante le piogge la diga sul Menta resta sotto il livello minimo

La speranza di evitare situazione di emergenza è legata a nuove nevicate. Continuano i razionamenti nel centro storico, mentre Sorical interviene sulle perdite Metro City e Università lavorano in sinergia per far fronte al calo di risorse idriche

La speranza è che arrivino nuove nevicate. La neve è una risorsa idrica preziosa e mai come adesso con le riserve ridotte ormai ai minimi storici il territorio ha bisogno di fare scorte. Il livello della diga sul Menta continua a rimanere, nonostante l’Aspromonte imbiancato, sotto il livello minimo. Solo tre anni addietro la diga aveva raggiunta la massima capienza era allo sfioro. Meno di un lustro e quel prezioso patrimonio idrico è andato perduto. Certo con la “complicità” di una rete colabrodo che disperde circa il 50% del liquido immesso. Il risultato? Si continua a razionale l’erogazione idrica. In centro continua a mancare l’acqua la sera, ormai è una triste consuetudine. E per diversi giorni alcuni quartieri della periferia, da Arghillà a nord a Mortara a Sud hanno sofferto, così come Saracinello e Ravagnese e ancora zona Stadio. Le squadre di Sorical hanno operato senza sosta anche nei giorni di festa per riparare i guasti.
La stagione della siccità ha lasciato un’impronta profonda e fatto emergere le criticità del sistema di approvvigionamento. Si opera affinché i disagi vissuti nell’estate 2024 possano non ripetersi. Si opera sulla rete, con l’avvio di nuovi pozzi dopo quello di Arghillà dovrebbe partire anche quello di Mortara nell’area Sud.

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