E’ di natura dolosa, come del resto pure il nostro giornale aveva, nell’edizione di ieri, ipotizzato, l’incendio che alcune ore prima dell’alba di giovedì scorso ha distrutto diversi mezzi e creato altri danni all’interno dell’azienda reggina “Jonica Trasporti di Fazzari Francesco e Costantino snc” (questa la dicitura esatta della ditta vittima del gravissimo e vile attentato incendiario) situata nella Vallata del Torbido, a Grotteria, nella contrada Santo Stefano. La conferma, dopo i riscontri e le valutazioni fatte dagli investigatori dei carabinieri e dai vigili del fuoco del distaccamento di Siderno, è giunta, a seguito di una nota trasmessa nella tarda mattinata di ieri al nostro giornale, dai responsabili della stessa azienda reggina. Il danno, inoltre, economico arrecato all’azienda grotterese non sarebbe, per come inizialmente ipotizzato dagli inquirenti, di circa 300 mila euro bensì di 500 mila euro.
«L’obiettivo – è stato evidenziato in una nota dai responsabili della “Jonica Trasporti di Fazzari Francesco e Costantino snc” – era quello distruggere i mezzi e di conseguenza pure tutto il capannone dell’azienda situato peraltro in un’area interamente recintata e videosorvegliata. I veicoli, infatti, presenti al di fuori dell’area aziendale recintata non sono stati minimamente danneggiati. Come azienda reggina presente e operante sul territorio da moltissimo tempo – si legge – non abbiamo mai avuto problemi con alcuno di nessun genere, né mai ricevuto richieste estorsive o minacce. Lavoriamo, senza aver, ripetiamo, avuto mai problemi con alcuno, muovendoci su tutto il territorio italiano con ogni genere di aziende, anche multinazionali. Il più delle volte i nostri mezzi sono stati finora in sosta, durante i viaggi e altri servizi, in aree di servizio e parcheggi incustoditi. Subire, quindi, un attacco del genere in casa propria per noi rappresenta, al di là dell’enorme danno economico subito, un dolore doppio”.
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