Mezzi pesanti da Reggio a Messina: il Comune torna a “bussare” alla porta del Tar contro il via libera al progetto da parte del Ministero dell’Ambiente. Il prossimo giovedì ricomincia la battaglia legale per ottenere il blocco della procedura. A dire il vero il contenzioso era pendente davanti al Tar Lazio, che si è dichiarato incompetente: «I provvedimenti censurati e ai quali si riferiscono le doglianze articolate hanno effetto diretto nell’ambito della sola regione Calabria, trattandosi di valutazione di compatibilità ambientale relativa alla realizzazione di un molo d’attracco per navi traghetto per il trasporto su gomma di autoveicoli e mezzi pesanti all’interno del porto di Reggio Calabria». Competente è il Tar reggino, davanti quale il procedimento è stato riassunto.
E sarà una doppia battaglia perché nella stessa data arriva sempre davanti al Tar l’altro ricorso proposto dalla società “Diano” contro il no alla concessione demaniale marittima per realizzare gli approdi per i mezzi pesanti a Pentimele. A luglio scorso era arrivata la sospensione del provvedimento di diniego dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto. Nel dettaglio, i giudici amministrativi reggini avevano “congelato” il provvedimento di diniego dell’Authority, così come tutti i provvedimenti negativi emanati dal Comune, i pareri della Regione, della Città metropolitana e di tutti gli altri enti coinvolti nel processo decisionale sulla proposta di molo d’attracco per navi bidirezionali per il collegamento marittimo Reggio-Messina, e viceversa, finalizzata al trasporto su gomma di autoveicoli e mezzi pesanti presso le aree a nord del piazzale del porto di Reggio. Nel 2023 era arrivato il “no” in quanto l’Autorità portuale dello Stretto e il Comune di Reggio puntano su un utilizzo turistico dello scalo favorendo la nascita di un polo crocieristico, e perché il passaggio dei mezzi pesanti avrebbe causato ulteriori problemi di traffico.
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