Reggio

Venerdì 10 Gennaio 2025

Cosche di Taurianova, la Dda chiede 30 anni di carcere per Pasquale Zagari

In permesso premio dopo un decennio di detenzione avrebbe ripreso in mano la famiglia attraverso le nuove leve del clan. Per questo motivo Pasquale Zagari era stato arrestato nel maggio 2021, insieme ad altre 10 persone (una finita ai domiciliari), con l’accusa di essere il capo promotore dell’associazione mafiosa. Nell’inchiesta sono finite altre quattro persone indagate a piede libero. E la procura antimafia, al termine della requisitoria, ha chiesto per Zagari una condanna a 30 anni di reclusione. Stiamo parlando del processo nato dell’inchiesta denominata “Spes contra spem” coordinata dalla Dda di Reggio Calabria contro le cosche cosca Zagari-Fazzalari-Viola-Sposato-Tallarida e Avignone di Taurianova. Tutti gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, detenzione illegale di armi anche da guerra, esercizio arbitrario delle proprie ragioni, sostituzione di persona, truffa anche aggravati dal metodo e le finalità mafiose, avendo preso parte o comunque favorito la ‘ndrangheta nella sua articolazione taurianovese. Nello specifico, il pm ha chiesto la condanna, oltre che per Pasquale Zagari, anche per Antonio Alessi (classe ‘89) a 20 anni di carcere, Francesco Avati 20 anni, Giuseppe Cannizzaro 9 anni, Giuseppe Deraco 8 anni, Rocco Leva 4 anni e otto mesi, Marzio Pezzano 4 anni e otto mesi, Antonio Reitano 4 anni e otto mesi, Aurelio Reitano 4 anni e otto mesi. La procura, infine, ha chiesto l’assoluzione di Antonino Alessi (classe ‘48), Maria Cento e Russo.

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