Reggio

Giovedì 16 Gennaio 2025

'Ndrangheta a Reggio, inchiesta Gotha: rinviato l’inizio dell’appello. Romeo e Sarra in aula il 26 febbraio

È stata rinviata al prossimo 26 febbraio la prima udienza relativa al processo denominato “Ghota” con il rito ordinario dinanzi alla Corte d’Appello di Reggio Calabria. Il motivo è l’astensione per tre giorni degli avvocati della Camera penale del distretto giudiziario. Dopo circa tre anni e mezzo dalla conclusione del dibattimento di primo grado, quindici persone erano state convocate, ieri mattina, per rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno, associazione segreta. Il processo è scaturito da un’indagine della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria contro la cosiddetta «area riservata della 'ndrangheta», che individuava, accanto ai presunti capi delle cosche cittadine della città - il “mandamento Centro” - un gruppo costituito da rappresentanti delle istituzioni, imprenditori e professionisti, i quali - secondo le accuse, avrebbe deciso “affari”, soprattutto nel settore dei lavori pubblici, e determinato carriere negli enti locali. Il procedimento è nato dalla riunione delle inchieste “Mammasantissima”, "Reghion”,”Fata Morgana”, “Alchimia” e “Sistema Reggio”, tutte coordinate dalla Dda, guidata dal procuratore Giuseppe Lombardo, che nel 2016 ha colpito cosche reggine facendo luce sui loro rapporti con la politica e con pezzi delle istituzioni. Davanti alla Corte d’appello, presieduta dal giudice Alfredo Sicuro, dovranno comparire 15 imputati a cui è stato notificato l’avviso di fissazione udienza. Tra questi ci sono i 14 imputati condannati nel luglio 2021 nel processo di primo grado ma anche l’ex senatore di Forza Italia Antonio Caridi che era stato, invece, assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa perché «non vi sono elementi, tratti dalle intercettazioni, per poter affermare che prendesse parte alla struttura riservata della 'ndrangheta». Nei suoi confronti la Procura di Reggio Calabria ha presentato ricorso in appello contestando quanto scritto dal Tribunale nella prima sentenza dove i giudici, pur definendolo un «politico spregiudicato e avvicinabile», avevano ritenuto che i riferimenti dei pentiti a Caridi «sono tutti generici e privi di circostanze specifiche idonee ad individuare il ruolo specifico che il politico avrebbe svolto all’interno delle singole famiglie criminali». Il principale imputato nel processo Gotha, anche in Appello, sarà l’avvocato ed ex parlamentare del Psdi Paolo Romeo condannato a 25 anni di carcere. Scontata la pena inflittagli nel maxiprocesso «Olimpia» all’inizio degli anni 2000, secondo il Tribunale, Romeo «era ritornato a costituire una presenza importante del panorama politico reggino, quello sommerso fatto di intrighi e strategie collaterali che coinvolgevano la criminalità organizzata».

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