Un passo indietro nel diritto all’istruzione. Si riducono le ore di assistenza per gli studenti disabili. La circolare della Città Metropolitana rivolta agli istituti superiori è una doccia fredda. Una vicenda su cui i sindacati annunciano battaglia. I rappresentanti di Cisl e Uil hanno chiesto un incontro ai vertici dell’Ente. E intanto rivendicano i diritti negati alle categorie più fragili, quelle che rischiano l’emarginazione; a cui si aggiungono quelle occupazionali di una categoria tanto preziosa quanto bistrattata, che ancora oggi non ha un inquadramento.
Le ragioni del taglio? La Metro City lamenta la creanza di risorse. Eppure proprio a ridosso dell’estate un cospicuo gruzzoletto era stato destinato dall’Ente per alcuni eventi. Risorse che avrebbero dovuto finanziare progetti sociali. Allora si disse che non c’erano i tempi tecnici, che mancavano i progetti. Certo le scuole da canto loro mancano di tempestività nelle rendicontazioni e questo finisce per complicare la situazione. Ma come sempre i rimpalli di responsabilità finiscono per essere pagati dalle fasce più fragili, i ragazzi che non hanno garantita l’assistenza e i precari che rischiano il posto. Lo scorso anno proprio dal segretario della Cisl Fp, Enzo Sera era arrivato un campanello d’allarme, rispetto agli scenari che si profilavano. Che è stato ignorato.
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