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Palmi, circola ancora libero il pitbull che aveva quasi ucciso un uomo

Il cane era stato affidato al proprietario perché non c’erano posti nelle strutture

Non è bastato che un uomo fosse quasi sbranato per prendere una decisione che garantisca la sicurezza dei cittadini. Quel pitbull, che il 31 dicembre scorso aveva quasi ucciso Antonio Francone, ieri mattina stava scorrazzando libero seminando il panico tra i residenti di contrada Ciambra a Palmi.
Alcuni di loro, a metà mattinata, hanno dato l’allarme chiedendo ai Carabinieri e alla Polizia locale di intervenire il prima possibile. Due pattuglie, sono arrivate nel giro di pochi minuti nella zona agricola che si affaccia sulla Costa Viola per rimettere in sicurezza il pitbull, di nuovo, prima che potesse fare del male a qualcun altro. Uno dei residenti sarebbe stato sentito dalle forze di polizia e avrebbe confermato nel verbale la presenza del cane nella zona.
Una vicenda che riportato Francone a quei drammatici minuti del pomeriggio del 31 dicembre quando è stato a un passo dal perdere la vita: «Sono deluso dalla decisione dell’Asp – ha dichiarato – non è possibile che quel cane sia stato riaffidato al suo proprietario e che sia ancora in giro rischiando di uccidere qualcuno. Io ho fatto il mio dovere denunciando quanto accaduto, ma la decisione di non portarlo via non la riesco a capire».
L’animale, secondo quanto appreso nel pomeriggio di ieri, sarebbe stato nuovamente rinchiuso nella casa del proprietario in attesa di un addetto di un canile che lo prenda in custodia e lo porti in una struttura di Oppido, dove sarà a disposizione del dipartimento del veterinario dell’Asp di Reggio Calabria.

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