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Reggio, la droga spedita dal balcone di casa: il Pm ha chiesto quattro condanne

Processo con rito immediato alla famiglia che spacciava tra le palazzine di Archi Cep. Le dosi di cocaina e marijuana inviate ai tossicodipendenti utilizzando un secchio: ogni fase filmata dai Carabinieri

Spacciavano stupefacenti inviando le dosi di stupefacenti facendole scendere dal balcone di casa utilizzando un secchio. Confermata l'attenuante dello spaccio di cocaina e marijuana «di lieve entità» (come fatto anche dal Gip in fase di emissione di custodia cautelare), ma ribaditi ruoli e responsabilità all'interno della gang che operava tra le palazzine del quartiere Archi Cep. La tesi dell'accusa è stata ribadita ieri, davanti al Gup Angela Mennella, dall'Ufficio di Procura al via del processo con rito immediato (saltata come da procedura l'udienza preliminare) e con rito abbreviato come richiesto dalle difese dei quattro imputati. Già formulate le richieste dell'accusa, quattro imputati e quattro richieste di condanne: Giuseppe Marciano, 6 anni 10 mesi e 6 giorni di reclusione+30mila euro di multa (con il riconoscimento della recidiva); Maria Fontana, 4 anni e 4 mesi di reclusione+20mila euro di multa; Manuel Adornato, 4 anni e 4 mesi di reclusione+20mila euro di multa; Domenico Marcianò, 4 anni 2 mesi e 20 giorni di reclusione+18.667 euro di multa.
Già fissata l'udienza per le arringhe difensive: il 24 febbraio la parola passerà agli avvocati Giacomo Iaria e Santo Iaria (per Giuseppe Marcianò, Domenico Marcianò, Maria Fontana) e all'avvocato Alberto Marrara (per Manuel Adornato). Tempi rapidi quindi per la definizione del processo di primo grado.

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