Vigilia di Ragusa-Reggina, gara da vincere ad ogni costo per restare incollati al Siracusa. Attento alle vicende amaranto Davide Dionigi, grande ex. Originario di Modena, risiede a Castellina in Chianti, uno dei tanti comuni che si trovano sulle colline senesi: «Mi trovo bene qui. La Toscana è una terra ricca e me la sto godendo visto adesso non ho impegni professionali».
Che ne pensa dell’undici di Trocini?
«Percorso positivo. Conosco Barillà, Adejo per averli avuti nel periodo di Reggio, mentre Ragusa è stato con me a Brescia. E’ una squadra forte che da qualche settimana viaggia veloce. L’obiettivo della società è ottenere la promozione diretta e mi auguro arrivi perché sono legato alla piazza che mi ha regalato diversi momenti magici».
Ha seguito la situazione del ricorso presentato dalla Scafatese?
«Sì e per fortuna è stato respinto. Il club evidentemente ha rispettato le regole, per cui il tesseramento di Renelus non è fuori tempo massimo. Importante che la vicenda si sia chiusa a favore della Reggina».
Serve un attaccante?
«La proprietà credo sia attenta ad ogni movimento e forse qualcosa andrebbe fatta. Barranco e Curiale hanno qualità. Forse con un altro centravanti si starebbe maggiormente tranquilli. Vedremo cosa accadrà nell’ultima settimana di campagna acquisti. Il mercato è imprevedibile e mi attendo pure un innesto a centrocampo».
Qual è la sua opinione su Trocini?
«Ricordo che alla guida del Rende ottenne discreti risultati. E’ un collega preparato e chissà che non riesca a riportare gli amaranto in Lega Pro. Reggio merita di riabbracciare il professionismo».
Nelle gestioni Gallo e Saladini venne cercato da Taibi?
«Max mi voleva. Quando al timone c’era Gallo stavo per firmare. Nella vita però mai dire mai».
Come si batte il Ragusa?
«Non bisognerà sottovalutarlo. In D non esistono gare semplici. I calciatori sanno dell’importanza della posta in palio. Non si dovrà sbagliare, alla luce anche della sfida non proibitiva della capolista».
Il 9 febbraio scontro al vertice contro il Siracusa: spartiacque della stagione?
«Non penserei al Siracusa. Mi concentrerei, invece, su Ragusa e Acireale. Probabilmente la partita, in programma il 9 febbraio, avrà una valenza significativa per il campionato, ma non è detto sia decisiva. Confido sull’apporto dei tifosi, sempre calorosi».
Il piano b sarebbe il ripescaggio. Si parla di quattro-cinque formazioni in crisi economica.
«L’ipotesi riammissione è fattibile e la Reggina, dovesse classificarsi al secondo posto, potrebbe ugualmente andare in Lega Pro».
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