Il cantiere per il completamento del Palazzo di Giustizia entra nel vivo. Dopo la firma del contratto e la consegna delle aree, adesso si passa alla vera e propria fase esecutiva. Non che prima si fosse fermi, perché come da contratto l’azienda che si è aggiudicata l’appalto milionario gestito dalla struttura speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva un tempo di 50 giorni per completare la progettazione della parte impiantistica. E così è stato, visto che in questi due mesi si è proceduto a una attenta analisi della situazione degli impianti che presentavano molti problemi e devono essere adeguati alle nuove norme tecniche in vigore, oltre a dover essere ripristinati dopo i numerosi atti vandalici subiti negli anni dalla struttura. In questo periodo la società non è stata ferma: è stata ridisegnata interamente tutta l’area di cantiere, in parte ripulita per essere pronta alle lavorazioni ma soprattutto è stato installato un moderno impianto di videosorveglianza per controllare tutta la zona. Un segnale chiaro che le cose questa volta (si spera sia quella buona) vogliono essere fatte in modo corretto.