L’impegno ha preso forma in un atto ufficiale del commissario della sanità della Calabria. Il “patto” sottoscritto a dicembre che segna la risoluzione della vertenza della psichiatria ha adesso ufficialità. L’accreditamento delle strutture con il superamento del sistema misto creato all’indomani della legge Basaglia (quella che disponeva la chiusura dei manicomi) sembra finalmente uscire dal labirinto che per decenni politica e burocrazia hanno creato. E questo segna la svolta vera quella attesa: lo sblocco dei ricoveri.
Un traguardo che più volte in questi anni sembrava davvero vicino, salvo poi perdersi di nuovo tra mille impedimenti. Stavolta c’è un atto sottoscritto dal presidente Occhiuto nella veste di commissario alla sanità calabrese con una delibera interviene sulla rete psichiatrica territoriale dell’Asp reggina e recepisce «il verbale redatto nella riunione del 10 dicembre svolta alla presenza delle parti, contenente gli impegni assunti dalle parti sottoscriventi (Struttura commissario ad acta per il piano di rientro, Dipartimento Salute e Welfare, Azienda Sanitaria provinciale di Reggio Calabria, le cooperative: Città del Sole, Futura, Rinascita, e Skinner, Usb Reggio Calabria, Legacoop Calabria e Coolap), ciascuna per le proprie competenze e responsabilità allo scopo di superare definitivamente l’attuale sistema di gestione “misto” pubblico-privato attinente la presa in carico, cura e riabilitazione del paziente psichiatrico, e consentire la cessazione dei giudizi attualmente pendenti, nonché a rinunciare a proporre azioni legali inerenti i termini e le questioni di cui al richiamato verbale».
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