«Supina accondiscendenza» a favore degli occupanti abusivi dei posteggi commerciali nell’area posta attorno al Santuario della Madonna di Polsi e dei rappresentanti dell’associazione sportiva dilettantistica San Luca Calcio. Tra le tante e variegate accuse contenute nel provvedimento, è questo uno dei passaggi, particolarmente grave e per certi versi anche inquietante, che il Gip del Tribunale di Locri, Andrea Bonato, ha tratteggiato e virgolettato nella sua ordinanza cautelare con la quale, appunto, ha disposto l’arresto, ai “domiciliari”, dell’ex sindaco di San Luca, Bruno Bartolo, e dell’ex assessore alle opere pubbliche e urbanistica, Francesco Cosmo. Ai due ex amministratori comunali sanluchesi i provvedimenti restrittivi sono stati notificati dai carabinieri all’alba di sabato scorso al termine di una lunga e articolata indagine, condotta dai carabinieri della Stazione di San Luca, che ha, in particolare, acceso i riflettori su due filoni investigativi: l’assegnazione di spazi pubblici nell’area mercatale antistante il Santuario della Madonna di Polsi e la concessione dello stadio comunale al San Luca Calcio. Oltre all’emissione dei provvedimenti restrittivi a carico dei due ex amministratori comunali, il Gip ha pure disposto l’obbligo di dimora per 4 dirigenti della società sportiva del San Luca e l’iscrizione nel registro degli indagati di altre 9 persone. Disposto pure il sequestro preventivo dello stadio comunale “Corrado Alvaro” di San Luca.
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