Un patrimonio del valore di circa 2 milioni di euro è stato sequestrato dai carabinieri del comando provinciale di Teramo, a parziale conclusione di un’attività info-investigativa in materia di indagini patrimoniali. I militari hanno eseguito tre provvedimenti di sequestro di beni emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di un sorvegliato speciale, di origini calabresi, con obbligo di soggiorno in Teramo. I provvedimenti costituiscono l’esito di attività istruttorie coordinate dalla Procura della Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal f.f. Giuseppe Lombardo. Le indagini condotte dai Carabinieri avrebbero permesso di accertare l’esistenza, in capo all’uomo, della «pericolosità sociale», peraltro già emersa in diverse condanne ed operazioni di Polizia che ne avevano evidenziato la contiguità e l’operatività all’interno di importanti articolazioni territoriali della criminalità, attive nel territorio calabrese e con collegamenti con ambiti territoriali di altre regioni. Dagli atti è emerso che l’uomo si è più volte sottratto volontariamente all’esecuzione delle pene e delle misure di prevenzione personali, circostanze ritenute fortemente indicative dei collegamenti con la criminalità organizzata, funzionali a garantirgli il mantenimento della condizione di irreperibilità. Dagli accertamenti economico-patrimoniali, effettuati dai Carabinieri del Reparto Operativo - Nucleo Informativo di Teramo, è emersa l’esistenza di una sperequazione tra i redditi lecitamente acquisiti e gli esborsi effettuati. Il pubblico ministero ha ritenuto, pertanto, sussistere i presupposti per richiedere ed ottenere il sequestro di numerosi beni, tutti ricadenti nella disponibilità del sorvegliato speciale in argomento, sebbene intestati ad altre persone fisiche e giuridiche. Pertanto, sulla base di queste premesse, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha prima disposto il sequestro, d’urgenza, di una villa, che era stata posta in libera vendita sul mercato immobiliare, di 600 mq con annessi 2 ettari di terreno, coltivati a uliveto e, successivamente, con due provvedimenti di sequestro, in via anticipata, un’attività d’impresa artigiana; due autoveicoli; tre motoveicoli, di cui due d’epoca; una bici elettrica; due biciclette da corsa; gioielli vari, tra cui un anello ed un orologio marca «Bulgari», un anello «Cartier», un Rolex GMT del valore di oltre 80.000 Euro ed un prezioso anello «Trilogy». Per tutti i beni sequestrati ma con particolare riferimento all’impresa artigiana, è stato nominato un amministratore giudiziario.