Reggio

Venerdì 31 Gennaio 2025

Immigrazione illegale: a Locri 2 condanne e 5 assoluzioni. Primo processo dopo il “decreto Cutro”

L'avvocato Giancarlo Liberati

Si è concluso con due condanne, per complessivi 11 anni e 4 mesi, e cinque assoluzioni, il primo processo in Italia dopo il cosiddetto “decreto Cutro”, che prevede la contestazione dell’aggravante del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nella circostanza in cui è derivata la morte di una persona. La decisione è giunta ieri pomeriggio quando la Corte d’assise di Locri, (presidente Amelia Monteleone a latere giudice togato Mariagrazia Galati), all’esito della camera di consiglio, ha disposto la condanna a 5 anni e 8 mesi ciascuno per gli imputati Farrag Ahmed Ahmed Farrag (difeso di fiducia dall'Avv. Roberto Germoleo) e Abo Taleb Said Mohamed (difeso di fiducia dall'Avv. Carmine Murdaca), previa derubricazione del reato contestato per come richiesto dai difensori. Sono stati assolti con formula ampia e con la contestuale scarcerazione gli imputati Alwade Abdul Rahman (difeso di fiducia dall'Avv. Giancarlo Liberati), Eskhawi Hosseni (difeso di fiducia dall'Avv. Nicola Veneziano) anni 20 e mesi 1 di reclusione, Alloush Ali (difeso di fiducia dall'Avv. Olesya Dzedzinska), Madi Ahmed e Amer Al Harfoush (entrambi difesi di fiducia dall'Avv. Carlo Bolognino del Foro di Locri). All’esito dell’istruttoria dibattimentale l’ufficio di Procura della Repubblica di Locri, guidata dal dott. Giuseppe Casciaro, ha concluso con la richiesta di condanna a 20 anni e 1 mese ciascuno a carico di 5 imputati e l’assoluzione per altri 2. Il collegio difensivo ha concluso chiedendo l’assoluzione per i rispettivi assistiti peraltro argomentando, in subordine alla richiesta di assoluzione, anche circa la possibile derubricazione dell'art. 12 bis del d. lgs. n. 286/98, con l'art. 12 dello stesso decreto, poiché non è emersa la prova certa che il decesso del giovane ragazzo Pakistano sia riconducile alle particolari condizioni di sovraffollamento dell'imbarcazione o alle precarie condizione del natante sbarcato sulle coste calabresi nel marzo 2023. Il procedimento penale, che si incardinato a Locri, risale al 24 marzo 2023, dunque appena 10 giorni dopo l'entrata in vigore della riforma (dapprima con decreto legge n. 20 del 2023, poi convertito nella legge n. 50 del 2023), che ha previsto la contestazione dell’aggravante del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nella circostanza in cui è derivata la morte di una persona. I fatti oggetto del processo hanno riguardato l'intercettazione in acque internazionali di un motopeschereccio con a bordo 506 migranti di nazionalità pakistana, siriana, bengalese ed egiziana. Durante le operazioni di trasbordo purtroppo si è constatato il decesso di un giovane ragazzo pakistano, Ashfaq Husnain poco più che ventenne.

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