La Procura di Milano ha chiuso le indagini su più capitoli, anche distinti, scaturiti dalla maxi inchiesta della Squadra mobile, coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, sulle curve di San Siro e sui business collegati, notificando oggi l’avviso di conclusione a 11 persone e 8 società. Oltre alla chiusura sul tentato omicidio dell’ultrà rossonero Enzo Anghinelli del 2019, contestato al capo della Sud milanista Luca Lucci e al suo vice Daniele Cataldo, e quella sull'uccisione dello 'ndranghetista Antonio Bellocco per cui è in carcere l’ex capo della Nord interista Andrea Beretta, la conclusione delle indagini, in vista di un’eventuale richiesta di processo, riguarda, per un episodio del tutto diverso, anche il consigliere regionale lombardo e comunale milanese Manfredi Palmeri. Quest’ultimo è accusato di corruzione tra privati, assieme a Gherardo Zaccagni, imprenditore che gestiva i parcheggi fuori da San Siro, e ad una terza persona. Palmeri è indagato, come era già emerso a settembre col blitz nella maxi indagine di Polizia e Gdf, in qualità di componente «del consiglio direttivo della M-I Stadio», società concessionaria «per la gestione e l’uso dello stadio Meazza». Per l’affidamento della gestione parcheggi a Zaccagni e alla sua Kiss&Fly srl, «durante i concerti» nel 2024, Palmeri, secondo i pm, avrebbe avuto un quadro di un artista cinese del valore di «11mila euro».
'Ndrangheta allo stadio, chiuse indagini sulle curve di San Siro: c'è anche il capitolo su Palmeri
Avviso a 11 persone. Anche tranche corruzione su consigliere
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