Reggio

Mercoledì 05 Febbraio 2025

Iniziato il processo per il rosarnese Rocco Giulio Capria: accusato di aver investito e ucciso un collega camionista a Bologna

E’ cominciato, con il via alla fase istruttoria, il processo davanti alla Corte d’Assise di Bologna, presieduta dal giudice Pier Luigi Di Bari, nei confronti di Rocco Giulio Capria, il camionista, residente a Rosarno (in provincia di Reggio Calabria), che il 27 settembre 2019 investì e uccise con il camion il collega Rachid Nfir, 47 anni, marocchino, davanti allo zuccherificio Coprob di Minerbio (Bologna). Capria è a processo con l’accusa di omicidio volontario. All’epoca i carabinieri ricostruirono lo scenario della tragedia, scoprendo che entrambi i camionisti risultavano lavorare per ditte di trasporto che portano barbabietole dalla Calabria. Anche la vittima risiedeva in Calabria con la moglie e tre figli. Secondo gli investigatori Nfir stava arrivando nel piazzale dello zuccherificio per scaricare il camion pieno di barbabietole, mentre il suo collega aveva appena concluso le operazioni di scarico. Nfir sarebbe sceso dal camion e poco dopo sarebbe stato travolto dal mezzo del suo collega. Capria, difeso dall’avvocata Manuela Amore, ha sempre sostenuto che si trattasse di un investimento accidentale: c'era stata una lite, aveva detto davanti al Gup, ma non con la vittima, bensì con un’altra persona che era con lui. Inizialmente Capria finì in carcere, ma poi il Tribunale della Libertà stabilì per lui i domiciliari con l’accusa di omicidio stradale. Attualmente non è sottoposto a misure cautelari. Questa mattina in aula sono stati ascoltati alcuni testimoni della Procura (del caso si occupa la pm Michelangela Farneti). Il processo proseguirà il 5 marzo.

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