Reggio, vertenza assistenti educativi. «Fragili e diritto all’istruzione, dalla Metro City solo promesse»
Le buone intenzioni non bastano. E i tempi della politica poco si conciliano con quelli della vita reale, con quelli dei ragazzi che hanno bisogno di assistenza in classe, quelli degli assistenti educativi che già precari vedono erodersi ancora di più le loro prospettive occupazionali. Occorre fare presto perché il mese di marzo arriva velocemente. Il problema esplode l’8 gennaio, la Città Metropolitana emana una circolare, indirizzata ai dirigenti scolastici con la quale stabilisce che gli “assistenti educativi e alla comunicazione potranno essere contrattualizzati per il periodo gennaio - marzo 2025; le ore da assegnare per l’assistenza educativa e alla comunicazione sono 12 ad alunno per tutte le scuole, e 9 ore per il biennio dei licei, ricordando che le ore sono destinate ai soli studenti disabili portatori di disabilità grave. Insomma sull’altare dei numeri (le risorse destinate dal Ministero sono insufficienti) si riduce la portata del diritto all’istruzione proprio per quei ragazzi che hanno più bisogno di assistenza. L’Ente sollecitato dai rappresentanti di Cisl Fp e Uiltemp ha rassicurato che almeno per l’anno in corso attraverso le risorse interne della Metro City avrebbe garantito la continuità. E intanto per trovare una soluzione più strutturale si sarebbe convocato un tavolo permanente con le parti sociali. Ma ancora le promesse non hanno preso forma concreta. E così i sindacati tornano a incalzare l’Ente annunciando battaglia e «il coinvolgimento del Garante dell’infanzia regionale della Calabria e di tutti gli altri organi competenti al fine di tutelare ciò che costituzionalmente garantito».