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Reggio Calabria, processo sull'agguato a Ravagnese: il ferito teste del pm

Anche la vittima dell'agguato consumato in pieno giorno nel cuore del quartiere Ravagnese, Carmelo Gioele Mangiola, sarà sentito in Tribunale nel processo avviato per accertare ruoli e responsabilità dei due presunti autori. Le dichiarazioni rese da Carmelo Gioele Mangiola, la mattina stessa del ferimento, il 13 ottobre 2023, quando fu colpito con alcuni colpi di pistola mentre si trovava a bordo della propria autovettura, entreranno inevitabilmente in dibattimento per aver indicato nome e cognome dei suoi presunti aggressori e movente. Fatti e responsabilità personali che il Tribunale dovrà accertare e riscontrare. La testimonianza di Mangiola è stata richiesta dal Pubblico ministero ed è stata ammessa dal Tribunale collegiale che ha già indicato quattro date per registrare le testimonianze dell'accusa: 14 marco, 11 aprile, 9 maggio e 6 giugno. Affidato contestualmente l'incarico ad un consulente del Tribunale per la trascrizioni delle intercettazioni parte integrante di un processo al clan dei “Ficareddi”, che sarebbe in perfetto collegamento con il tentato omicidio di Ravagnese.
Delle cinque persone sotto accusa in Tribunale in due rispondono del ferimento: secondo le conclusioni del procuratore aggiunto Walter Ignazitto e del sostituto antimafia Nicola De Caria, ad entrare in azione sarebbero stati Emilio Minniti e Paolo Paleologo: «in concorso tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati».

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