Reggio, maxi processo “Epicentro”: il ruolo della cosca mafiosa Libri tra storia e 'attuale dinamismo'
Tra le quattro anime mafiose del mandamento “Città”, tra i vertici del direttorio di 'ndrangheta che secondo la Procura antimafia di Reggio monopolizza i grandi affari e la gestione delle decisioni del cuore di Reggio, la cosca Libri è stata pesantemente sanzionata nella sentenza d'appello “Epicentro”. Il ruolo, la potenza, la strategia delle alleanze del clan Libri, i potenti con storica roccaforte nella frazione collinare Cannavò, emergono in grande evidenza dalle motivazioni della sentenza di secondo grado. I Giudici della prima sezione evidenziano «l'attuale dinamismo» partendo dalle precedenti sentenze passate in giudicato: «Ancora più di recente il procedimento cosiddetto “Libro Nero” ha dimostrato l'attuale dinamismo delinquenziale della cosca Libri, il suo carattere di associazione armata e la sua stabile dedizione alle estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti, nonché la sua capacità di penetrazione nel mondo dell'imprenditoria e della politica. Ha, inoltre, delineato il nuovo assetto organizzativo e territoriale e l'attuale organigramma associativo, facendo emergere il ruolo verticistico assunto da Filippo Chirico. La cosca Libri ora descritta è certamente la medesima cosca investigata nell'odierno procedimento: medesimo è l'ambito di operatività (che peraltro sarà esplicitamente indicato dal reggente Antonio Libri a Filippo Barreca in una delle conversazioni che saranno passate in rassegna), medesimi sono gli affiliati (tutti gravati da condanna per la partecipazione alla cosca Libri); continui sono i riferimenti ai capi famiglia detenuti e net cui interesse operano gli attuali reggenti, Antonio Libri ed Edoardo Mangiola».