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'Ndrangheta nel Reggino, è morto Salvatore “Turi” Aquino indiscusso boss

Aveva ottant’anni, era stato da tempo scarcerato per motivi di salute Un curriculum criminale iniziato da giovanissimo, i numerosi processi e l’arresto nel 1999 dopo sei anni trascorsi in latitanza

Dopo una lunga malattia è morto, all’età di 80 anni a Marina di Gioiosa Salvatore “Turi” Aquino, per magistrati antimafia e investigatori delle forze dell’ordine di mezza Italia, figura di primissimo piano della ‘ndrangheta e capo indiscusso dell’omonimo clan del crimine organizzato calabrese. Un boss di primissimo livello, insomma, a leggere gli atti di numerose indagini sviluppate dagli anni ‘70 al 2015, uno dei pochi a ricoprire il grado di “santista” ossia il livello più alto nel panorama mafioso, quello che consente di partecipare, avendo voce in capitolo, alle più importanti e selettive riunioni dei vertici della ‘ndrangheta, l’organizzazione criminale da anni riconosciuta come la più potente, anche a livello economico e militare, al mondo.
Oltre ad alcuni pentiti e alle tante relazioni redatte dagli investigatori dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, negli ultimi 50 anni, già nell’inverno del 1999, dopo la sua cattura a Marina di Gioiosa, a tracciare la figura di “Turi” Aquino era stato l’allora sostituto procuratore Nicola Gratteri, oggi procuratore di Napoli: «Aquino – disse il magistrato – è uno degli elementi più importanti degli ultimi vent’anni della storia della ‘ndrangheta».
Già infatti 25 anni fa, come evidenziato dagli investigatori dei carabinieri dopo l’arresto, dopo un lungo periodo di latitanza, don “Turi” Aquino vantava un curriculum di segnalazioni e precedenti con la giustizia lunghissimo. Era ancora minorenne quando, alla fine del 1956, ricevette la prima denuncia da parte dei carabinieri per furto, truffa e resistenza a pubblico ufficiale. Successivamente sul capo di Aquino piombarono accuse per reati di evasione, porto abusivo di armi, tentato omicidio, bancarotta fraudolenta, sequestro di persona, associazione per delinquere e contrabbando di tabacchi.

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