Salta la testimonianza in Tribunale del collaboratore di giustizia Nicodemo Piccolo. Atteso nel processo a carico dell'ex direttrice delle carceri di Reggio, Maria Carmela Longo, si è avvalso della facoltà di non rispondere essendo imputato in un procedimento con reato connesso. L'intera udienza si è sviluppata attorno al controesame di un altro collaboratore di giustizia, Giuseppe Stefano Tito Liuzzo. Che ha anche ammesso: «Ho incontrato un paio di volte in carcere la direttrice Longo, Non ricordo l’occasione specifica». In carcere a Reggio per anni, il collaboratore Liuzzo è andato temporalmente anche oltre gli anni, i tanti anni, trascorsi sotto la direzione della dottoressa Maria Carmela Longo. Fatti, episodi, circostanze, argomenti che chiamerebbero in ballo responsabilità, ovviamente da riscontrare e verificare, di agenti della Polizia penitenziari per i loro rapporti disinvolti e fin troppo tolleranti nei confronti dei detenuti. Incalzato dalla difesa della dottoressa Longo, l'avvocato Giacomo Iaria con la collaborazione dell'avvocato Francesco Giorgio Arena, il collaboratore di giustizia Liuzzo si è intrattenuto su quattro tematiche: gli episodi in cui ha incontrato in carcere l'allora direttrice; la gestione del plesso “San Pietro” in presenza e in assenza dell'allora comandante della Polizia penitenziaria, Stefano La Cava; i presunti privilegi di cui avrebbe beneficiato un detenuto-lavorante e soprattutto come si sviluppassero le assegnazioni delle opportunità di lavoro all'interno delle carceri; i percorsi per ottenere delle telefonate autorizzate ma straordinarie dal carcere all'esterno a familiari o legali.