A piccoli passi verso l’avvio delle procedure per il nuovo sistema depurativo della città. Per superare l’infrazione comunitaria che si trascina ormai da anni, la struttura commissariale del governo sta incasellando una serie di provvedimenti necessari per arrivare all’avvio dei bandi di gara e dei lavori. Adesso sono più chiari i luoghi in cui si opererà perché sono state individuate le particelle del territorio nelle quali verranno eseguiti gli interventi, e per le quali sarà necessaria un’occupazione temporanea d’urgenza, e anche quelle che verranno del tutto espropriate che sono relativamente poche e per la maggior parte concentrate nella zona del nuovo depuratore di Concessa (area dell’estrema periferia nord della città). Sono circa 283 le porzioni di terreno o fabbricato di privati che saranno interessate dai lavori per il nuovo sistema depurativo cittadino. Si cerca di fare in fretta perché nella missione della struttura commissariale c’è soprattutto l’adeguamento, nel minor tempo possibile, alle sentenze di condanna della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 19 luglio 2012 (Causa C–565/10) e il 10 aprile 2014 (Causa C-85/13), in materia di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue.