Inchiesta “Sua Sanità”, in settanta davanti al gup di Locri
L’inchiesta della Guardia di Finanza del Gruppo territoriale di Locri denominata “Sua Sanità” approda davanti al Gup di piazza Fortugno il primo aprile. Sono 70 gli indagati per i quali la Procura di Locri, diretta da Giuseppe Casciaro, ha chiesto il rinvio a giudizio per reati che vanno, a vario titolo e con modalità differenti dall’ipotesi di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, alla falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici, ed altro, commessi a Locri e in altri comuni della provincia di Reggio Calabria nel periodo compreso tra il 2021 ed il 2022. L’operazione è scaturita da una complessa attività d’indagine che si è sviluppata a seguito di un approfondimento investigativo eseguito dalle Fiamme gialle di Locri nei confronti di medici, avvocati, tecnici di laboratorio e altri pubblici ufficiali che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip territoriale che in origine ha riguardato 90 indagati. Il provvedimento cautelare è scaturito da complesse indagini che, secondo l’ipotesi investigative, avrebbero consentito di disvelare l’esistenza di un articolato sistema illecito volto al rilascio di falsi certificati medici finalizzati, tra l’altro, a giustificare la mancata partecipazione ad udienze da parte di imputati di gravi reati, ad accedere a benefici assistenziali non dovuti o ad ottenere rimborsi assicurativi non spettanti, inabilità temporanee al servizio ovvero indebiti trasferimenti per motivi di studio e lavoro. In particolare, da quanto emerso dalle indagini svolte dai finanzieri, il rilascio da parte di alcuni indagati di certificazioni sanitarie attestanti diagnosi non corrispondenti alla realtà sarebbe avvenuto dietro la pattuizione di somme di denaro o di altre utilità.