L’imminente cambio al vertice dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio comincia a mettere in fibrillazione gli attori dell’area portuale e i sindacati, come è normale che sia dopo una gestione Agostinelli durata ben dieci anni, tra commissariamento e presidenza, tant’è che c’è chi come il Sul – anche se non lo ha espressamente esternato – non disdegnerebbe, anzi auspicherebbe una proroga dell’attuale governance di ulteriori 24 mesi, per consentire che le importanti opere in cantiere possano essere portate a termine senza alcun intoppo o rallentamenti. Un Agostinelli “ter”, benché non fattibile in termini di presidenza, potrebbe divenire una valida opzione temporanea per poi scegliere un successore all’altezza, scevro quanto più possibile da lotte di partito e, come desiderato da più parti, che sia espressione del territorio. Non è detto perciò che l’ipotesi di un commissariamento affidato ancora all’ammiraglio livornese non prenda davvero corpo nelle prossime ore. Intanto, lo stesso Sul, in una lunga uscita pubblica, parla non a caso di un «eventuale» cambio al vertice dell’Autorità Portuale e non di una certezza, auspicando che questo non metta a rischio lo sviluppo dei due terminal e l’iter realizzativo di tutte le opere. «La politica nazionale, regionale e territoriale – ammonisce il Sul – avrà l’onere e la responsabilità di mantenere le condizioni di stabilità dell’area».