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Inchiesta “Ducale” a Reggio Calabria: il filone politico davanti alla Corte di Cassazione

Un momento dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario presso la Corte di Cassazione, Roma, 25 gennaio 2019.ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Fase cruciale dell'iter processuale dell'inchiesta “Ducale”, l'operazione che ha colpito la presunta cosca di ’ndrangheta Araniti di Sambatello per essersi prodigata, almeno nell'ottica degli inquirenti, a sostegno di un paio di candidati alle elezioni regionali e comunali del 2020 e 2021. Il filone politico-giudiziario di “Ducale” passerà al vaglio della Corte Suprema di Cassazione il 25 marzo quando saranno discussi i ricorsi del pool antimafia contro il doppio no all'applicazione di una misura cautelare per l'ex capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d'Italia, Giuseppe Neri; l'ex capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, Giuseppe Sera; l'imprenditore con la passione per la politica, tra i più attivi sostenitori dei Democrat nella Vallata del Gallico, Daniel Barillà. La loro posizione sarà discussa dai Giudici “Ermellini” dopo le due autorevoli pronunce del Gip prima (il 25 maggio 2024) e del collegio del Riesame dopo. Due decisioni favorevoli ai politici e che di fatto escludono l'aggravante mafiosa del loro operato.
In attesa dell'udienza clou del 25 marzo, la Corte Suprema di Cassazione si è già pronunciata favorevolmente a tre indagati: no alla misura cautelare per Franco Gattuso, per Ignazio Borruto e Sergio Rugolino. Nei confronti di tutti anche per i Giduici Supremi non c'è la 'ndrangheta all'ombra del loro operato da “grandi elettori” dei politici coindagati in “Ducale”.

Verso il rinvio a giudizio

Scaduti i canonici venti giorni di tempo – il tempo a loro disposizione per «presentare memorie, produrre documenti, chiedere al pubblico ministero il compimento di atti di indagine, presentarsi per rilasciare dichiarazioni, chiedere di essere sottoposto ad interrogatorio» - per i 24 indagati di “Ducale” che hanno ricevuto l'avviso conclusione indagini preliminari. Superato quello step procedurale ogni giorno potrebbe essere scelto dal pool antimafia - i procuratori aggiunti Walter Ignazitto e Stefano Musolino, e il sostituto procuratore Salvatore Rossello – per procedere con il passaggio successivo della richiesta di rinvio a giudizio, propedeutico passaggio alla fissazione dell'udienza preliminare dell'Ufficio Gip.

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