San Luca, Klaus Davi pronto a ricandidarsi a sindaco: “Riaccendere la fiducia nella comunità”
«Accolgo con estremo favore la proposta di alcune componenti della Commissione antimafia di candidarsi in prima persona in quei comuni come San Luca in cui per una serie di motivi si fa molta fatica a motivare la società civile a presentare liste in vista degli appuntamenti amministrativi». Lo scrive in una nota il massmediologo Klaus Davi, già candidato a sindaco nel 2019, e pronto a ricandidarsi nel caso in cui il comune – sul quale pende ancora il giudizio della commissione d’accesso – non sarà sciolto. Davi, che in questi ultimi mesi è stato più volte a San Luca per capire se ci siano le condizioni per riproporre la sua candidatura, afferma inoltre: «I membri che dovessero scendere in campo avrebbero l’effetto di inoculare un senso di fiducia, di presenza delle istituzioni in una comunità demotivata. Un’iniziativa che per come è stata presentata supera anche la questione degli scioglimenti per mano del ministero degli Interni che spesso scaturiscono da relazioni vergate da persone che in totale buona fede – non conoscendo il territorio – infarciscono le loro analisi di pregiudizi e luoghi comuni producendo l’effetto contrario. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, gli interventi oltre che fortemente arbitrari, si sono dimostrati inutili da tutti i punti di vista: quello della prevenzione, quello della motivazione sociale, ma soprattutto quello amministrativo. Per quanto mi riguarda la mia determinazione a candidarmi rimane incrollabile, come ho già dichiarato e ho fatto nel 2019 per servire la comunità e aiutare i ragazzi». Davi chiude con un appello rivolto alle istituzioni affinché si faccia qualcosa per non far scomparire il calcio a San Luca. Mi appello alle istituzioni affinché ci sia un intervento per salvare la squadra di calcio perché lo stadio è stato chiuso per la terza volta e loro non hanno più un campo dove disputare le gare ufficiali e gli allenamenti giornalieri. È stato chiuso per la terza volta perché non è stato previsto un bagno per i disabili negli spogliatoi e gli ingressi non sono a norma secondo la commissione per i pubblici spettacoli. Mi auguro che il commissario possa dare un aiuto tempestivo affinché le questioni burocratiche vengano risolte e si possa tornare a giocare nello stadio Alvaro, per altro inaugurato da oltre 20 magistrati che disputarono una match con la nazionale Cantanti celebrando la manifestazione come un nuovo inizio per la Comunità».