Si è tenuta ieri la conferenza stampa di presentazione del Comitato Statale 106, presieduto da Bruno Grenci, che entrando nel merito ha rilevato come il progetto “vecchio” a mezza costa del nuovo tracciato sia stato sostituito da Anas con percorso “a valle”, più vicino all’attuale 106: «Contestiamo tale tracciato perché ha solo una carreggiata, e devasterebbe le zone di via Ente Sila, a densità abitativa, e di Aguglia, a vocazione agrumicola. Abbiamo interpretato gli umori di tutto il paese. Ci sentiamo un po’ sia le “antenne” sia gli “avamposti” del Comune». «Non siamo contro il tracciato 106. Chiediamo di spostarlo, a mezza costa, per evitare di devastare la valle, e valorizzando nove centri interni da Caulonia a Stilo», ha precisato, chiedendo allo Stato «coerenza con la Snai (Strategia nazionale per le aree interne) che mira a contrastare la marginalizzazione e i fenomeni di declino demografico propri delle aree interne del Paese». «Il 4 novembre è arrivata una pec al Comune da Anas dove è stato proposto un tracciato del tutto nuovo per i cittadini dal momento che la proposta già recepita del Piano regolatore risaliva a 20 anni prima ed era, quindi, già inserita come vincolo», gli ha fatto eco la consigliera Maria Campisi, sottolineando come in molti si siano visti intercettare le proprie abitazioni dal nuovo percorso senza comunicazioni precedenti. La soluzione prospettata non rende dignità ai cauloniesi». La Campisi ha menzionato il documento votato all’unanimità dal Consiglio con cui si chiede un tracciato realmente rispondente alle esigenze del territorio, ed ha ricordato come tale documento sia stato appoggiato dai primi cittadini dei comuni limitrofi e dai rappresentanti dell’Assemblea dei sindaci. Ed ha ringraziato i consiglieri regionali Cirillo, Crinò e Giannetta e l’on. Francesco Cannizzaro «che si stanno interessando per una celere soluzione del problema».