
C’è probabilmente una terra “naturale” dei Bronzi e questa terra è la Calabria. La conferma, a 50 anni dal ritrovamento dei mitici Guerrieri, viene anche dal grande successo della mostra “Gli Dèi ritornano. I Bronzi di San Casciano”, la prima, tra l’altro, nella storia del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, a prevedere un biglietto dedicato. Al centro, una ricca selezione di statue, statuette bronzee, ex-voto e centinaia di monete recuperate nel santuario termale del Bagno Grande di San Casciano, in provincia di Siena; reperti rinvenuti in condizioni eccezionali grazie alla conservazione nelle calde acque termali, che portano con sé iscrizioni in lingua etrusca e latina disegnando un’ampia prospettiva sulla religiosità antica. Un traguardo per il MArRC avere potuto ospitare la mostra dopo la presentazione al Palazzo del Quirinale e l’esposizione al Mann di Napoli; così come, sulla forza degli ottimi riscontri che man mano si andavano registrando, si è arrivati all’idea felice di prorogare questo viaggio affascinante innovativo tra storia, religione e tradizioni che ha favorito una comprensione più ampia del significato simbolico e sociale dei ritrovamenti.
Un patrimonio condiviso che si è snodato dallo scorso 5 agosto 2024 – quando la mostra è approdata in riva allo Stretto – fino al 2 marzo di quest’anno, ultimo giorno in cui si è offerta ai visitatori in coincidenza con l’iniziativa #domenicalmuseo promossa dal Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese.
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