
Al sindaco di Gioia Tauro, Simona Scarcella, già dipendente dell’Autorità di Sistema Portuale con la qualifica di responsabile dell’area legale, collocata in aspettaiva dal suo insediamento, viene notificato dall’Ufficio provvedimenti disciplinari dell’ente che governa il porto più importante del Mediterraneo l’ennesima contestazione, con il rischio di licenziamento, e la Giunta presieduta dal suo vicesindaco Totò Parrello, approva all’unanimità una delibera con la quale si chiede al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture l’immediata rimozione dalla carica di presidente dell’AdSP dell’ammiraglio Andrea Agostinelli e il commissariamento, oltre all’annullamento del provvedimento e alla sospensione dei componenti dell’Ufficio procedimenti disciplinari.
La Giunta ha altresì trasmesso tutta la documentazione inerente alla Procura della Repubblica di Palmi, al ministero degli Interni, alla Prefettura di Reggio, al presidente della Regione, all’Anci e all’associazione Città degli Ulivi. Non è dato sapere, per via dei numerosi omissis, a cosa sia dovuto l’ultimo provvedimento disciplinare nei confronti di Scarcella, ma nella delibera – che riporta il parere di regolarità tecnica ma non l’obbligatorio parere di legittimità – si legge che con tale provvedimento viene contestato in qualche modo «la libertà di espressione politica e istituzionale» del sindaco «nell’esercizio massimo delle sue funzioni, ossia in seno all’assise consiliare».
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