
«Non possiamo rispondere al crimine organizzato con un’antimafia disorganizzata. Dobbiamo organizzarci tutti e creare un circuito virtuoso in grado di affiancare magistrati e forze dell’ordine, che quotidianamente svolgono il loro lavoro tra enormi difficoltà». L’ha affermato il procuratore f.f. di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, partecipando alla “Notte Nazionale dei Licei Classici 2025”, che si è svolto nel liceo classico “Ivo Oliveti”, guidato dalla dirigente Carmela Rita Serafino.
Il magistrato, originario di Monasterace, ha ripercorso i sui anni trascorsi al liceo Oliveti, dove si è diplomato 37 anni fa, quando la Locride era al centro della cronaca nazionale per via dei sequestri di persona. Un periodo storico che ha segnato il territorio e che il magistrato antimafia ha vissuto, insieme ai giovani di quelle generazioni, direttamente e con la sensazione, che si è poi rivelata giusta, di un’evoluzione della ’ndrangheta che nel tempo è riuscita ad estendersi fuori dal contesto locale fino a raggiungere il Nord Italia, poi la Germania, il Nord America e l’Australia fino a divenire l’organizzazione criminale più pericolosa al mondo.
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