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Campo Calabro, attentato incendiario nella sede di ‘Calabria Motori’ del vicesegretario regionale di FI Emanuele Ionà

Attentato incendiario stanotte nell'area industriale di Campo Calabro. Nel mirino la sede reggina della concessionaria auto Bmw e Mini, "Calabria Motori", legata alla famiglia di Emanuele Ionà, vicesegretario regionale di Forza Italia. Notevoli i danni provocati dall'incendio, domato dall'intervento in forze delle squadre dei vigili del fuoco. Oltre alla struttura aziendale, sono state distrutte alcune autovetture in esposizione. Avviate le indagini delle forze dell'ordine con gli esperti della "Scientifica" che hanno effettuato i rilievi sul perimetro del rogo. Altro step investigativo è l'acquisizione delle immagini della videosorveglianza. L'area industriale di Campo Calabro è infatti piena di impianti video sorvegliati. La prima idea degli investigatori porta all'attentato intimidatorio.

Solidarietà dal presidente Occhiuto

Anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha manifestato la propria solidarietà per l'attentato incendiario: “Vicinanza e solidarietà ad Emanuele Ionà, vicesegretario regionale di Forza Italia, a cui nella notte è stata data alle fiamme la concessionaria di automobili di Campo Calabro, appartenente alla propria azienda di famiglia. Un gravissimo atto intimidatorio, l’ennesimo gesto vigliacco subito da questo bravo e coraggioso imprenditore che non si è mai tirato indietro di fronte agli atteggiamenti criminali, denunciando sempre simili azioni così deplorevoli. Azioni che fanno indignare tutta la Calabria perbene, la stragrande maggioranza della nostra Regione”.

Le parole di Daffinà

È un triste risveglio per la Calabria e per tutti noi, quello di stamane, non soltanto per la concessionaria Calabria Motori e per il titolare, il carissimo amico e valido dirigente di partito Emanuele Ionà, vicesegretario regionale di Forza Italia, al quale esprimo la mia vicinanza ed il personale rammarico per una vicenda che, purtroppo, ci costringe ancora una volta a riflettere, rispetto al tentativo di riportare indietro nel tempo la nostra bellissima terra.  Così Tonino Daffinà, sub commissario alla Depurazione, esprime il proprio sconcerto, dopo aver appreso la notizia dell’incendio nella sede dell’azienda di Campo Calabro.  Il vile atto contro un imprenditore serio e preparato, prima ancora che un politico di livello, apprezzato ben oltre i confini regionali –prosegue il sub commissario alla depurazione - non ci toglie tuttavia la fiducia di continuare a perseguire il sogno di una Calabria diversa che, per alcuni aspetti, abbiamo imparato ad apprezzare negli ultimi anni, grazie alla sapiente guida del presidente Roberto Occhiuto. Certo, provare a mettere a serio rischio un’attività commerciale venuta alla luce non da molto, nel momento in cui gli inquirenti capiranno le cause dell’accaduto e saranno in grado di ricostruirne la matrice, significherebbe, qualora dietro ci fosse il racket, provare a far desistere chi ancora crede nella propria terra, evitando di migrare altrove, anche al costo di pagare un prezzo alto. Siamo consapevoli, però, che Emanuele Ionà e la sua famiglia, così pesantemente feriti, sapranno continuare a combattere per quel cambiamento che necessita di tempi lunghi ma nel quale bisogna credere. Occorre, d’altronde, proseguire senza tentennamenti sulla strada della legalità, con piena fiducia nelle Istituzioni, nella consapevolezza che piegarsi alle minacce – conclude Daffinà - significherebbe rinunciare alla libertà di fare impresa, facendo prevalere logiche che, purtroppo, ci riportano a un tempo rassegnato per tutti noi.

Il sindaco di Reggio: "Messaggi inaccettabili"

“Solidarietà all’imprenditore Emanuele Ionà per l’attentato incendiario subito dalla sua concessionaria”. Il Sindaco Giuseppe Falcomatà esprime la propria vicinanza, anche a nome dell'intero consiglio metropolitano, al Gruppo Ionà Motori in seguito all’incendio di matrice dolosa che ha colpito la concessionaria di automobili a Campo Calabro, pochi chilometri a nord di Reggio Calabria.

“Messaggi inaccettabili arrivano da gesti così spregiudicati, evidentemente rivolti ad intimidire l'attività imprenditoriale di una famiglia che da anni opera con successo sul territorio calabrese. L’auspicio - ha aggiunto il sindaco - è quello che i responsabili di questo vile gesto siano presto assicurati alla giustizia, affinché risulti chiaro il messaggio che lo Stato ha la meglio su logiche criminali che tentano di sfregiare il nostro territorio”.

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