
Paura nella notte a Montalto d’Aspromonte, la vetta più alta dell’Aspromonte situata nel territorio comunale di San Luca, dove due escursionisti, padre e figlia, erano dati per dispersi da diverse ore. I due, partiti nella mattinata di ieri per un’escursione tra i boschi, nel tardo pomeriggio non hanno più dato notizie, facendo scattare l’allarme.
La richiesta di soccorso è giunta alla Sala Operativa 115 di Reggio Calabria intorno alle 23. Immediatamente è stato attivato il piano di ricerca persona, con l’invio di una squadra della sede centrale e il supporto della sala operativa mobile UCL (Unità di Comando Locale), dotata di personale specializzato TAS (Topografia Applicata al Soccorso). A supporto sono intervenute anche le squadre del Distaccamento di Bianco per perlustrare il versante tra Bovalino e l’Aspromonte.
Durante la notte le operazioni si sono intensificate con l’arrivo delle unità cinofile dei Vigili del Fuoco dai comandi di Vibo Valentia e Trapani, e del nucleo SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) della Calabria. Le squadre di ricerca hanno fatto ricorso anche alla procedura “Geoloc” e al sistema IMSI Catcher per la localizzazione dei cellulari.
Grazie al coordinamento delle unità TAS e alla perlustrazione dei sentieri impervi, i due dispersi sono stati ritrovati intorno alle 7.10 di questa mattina, oltre i 1500 metri di quota. Stanchi, infreddoliti ma in buone condizioni di salute, padre e figlia sono stati tranquillizzati e accompagnati in zona sicura presso l’Unità di Comando Locale dei Vigili del Fuoco. Successivamente si è proceduto anche al recupero della loro vettura, rimasta impantanata lungo un sentiero sterrato.
Alle operazioni hanno preso parte complessivamente 17 unità dei Vigili del Fuoco con 7 automezzi. L’intervento si è concluso positivamente alle 9.30.
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