
Il nuovo waterfront, il museo progettato da Zaha Hadid e il recupero del quartiere Candeloro, il tempietto e il parco lineare sud, la passeggiata senza interruzioni tra Gallico e Catona. Che il futuro sia… nel mare e nel suo rapporto diretto con la città, ormai sembra un concetto pienamente assimilato dalle istituzioni. E non è poco come punto di partenza, lì dove per decenni si sono date le spalle - nella forma e nella sostanza - alla principale risorsa, lo Stretto. Non è un caso, dunque, che oggi intorno al porto s’intreccino strategie di sviluppo turistico ed economico, dipanate da ognuno attraverso le proprie competenze.
Il Comune sta investendo risorse ed energie sul museo del mare ma anche sulla programmazione urbanistica, con risultati tangibili già ottenuti. Sono tasselli di un mosaico al quale contribuisce anche l’Autorità portuale, che fra l’altro si appresta ad incassare la nomina del suo nuovo vertice con l’avvocato messinese Ciccio Rizzo.
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