Le Tre Croci di Palmi dipinte con un murale nero. Il sindaco: "Rappresentazione potente ma non autorizzata"
Il giorno di Pasqua, le Tre Croci sul Monte S. Elia sono state dipinte con un murale nero. "Questo episodio ha acceso nelle ultime ore un dibattito e in tanti ci siamo interrogati sul significato di quella rappresentazione che, indubbiamente, è apparsa potente", ha scritto in un post il sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio. Che si tratti di un richiamo ad una storia di malasanità, di un monito sull'orrore di Gaza o semplicemente di una estemporanea e personalissima espressione del writer, "il punto è che i luoghi pubblici non possono essere oggetto di iniziative di questo genere senza alcuna autorizzazione, anche quando si tratta di messaggi nobili", continua il Primo cittadino. Per questo motivo, nelle prossime ore il monumento al Calvario, che ha un significato profondo nella storia e nella cultura della nostra città, verrà ripristinato e tinteggiato di bianco. "Colgo l'occasione - conclude Ranuccio - per dire che seguo quotidianamente e con grande attenzione le tragiche vicende della striscia di Gaza e da sempre, pur respingendo le logiche del terrorismo, sono vicino alle ragioni del popolo palestinese. I civili uccisi sotto le bombe, tante bambine e tanti bambini vittime della crudele follia di alcuni governanti, ci colpiscono ogni giorno con le immagini tragiche che arrivano dai teatri di guerra di tutto il mondo. La nostra città rifiuta la guerra. Per dare concretezza a questa idea e per lanciare da Palmi un messaggio di pace, nei mesi scorsi ho commissionato un murale che presenteremo presto alla nostra comunità".