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I turisti stanno arrivando, ma Reggio Calabria non è ancora pronta

«Il mese di aprile dal 17 al 1 maggio è un’occasione di ponti festivi che ha favorito l’afflusso di migliaia di turisti nella bella Reggio. Un fatto prevedibile per chi riesce ad utilizzare il cervello». Muove da questa premessa Giuseppe Modafferi, il coordinatore regionale di Democrazia Sovrana Popolare, per mettere sotto accusa la disorganizzazione dell’Amministrazione comunale che non ha saputo essere all’altezza di questa sfida. «A fronte di un afflusso simile ci saremmo aspettati che la città offrisse la più bella immagine possibile per avviare quel passaparola e che favorisse ulteriori afflussi. Ebbene muovendoci nel salotto della città (lungomare e dintorni) vediamo aiuole con rifiuti ed erbacce, la spiaggia che sembra reduce da bombardamenti, oltre alla naturale sporcizia, pezzi di chioschi abbandonati dalla scorsa stagione, legname sparso, sacchi di rifiuti... in questo contesto migliaia di persone, famiglie, bambini, uomini donne, giovani e meno giovani, si riversano sulla spiaggia approfittando delle belle giornate primaverili, quindi a fronte di tante persone che onorano della loro presenza la nostra città, noi offriamo questo contesto da favela sudamericana».
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