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Aggressioni e tentativi di corruzione, a Reggio Calabria è sempre più emergenza carceri

Si ripetono con grave frequenza gli episodi di violenza ai danni del personale penitenziario e sanitario nei due plessi cittadini. Le proposte del sindacalista Uspp Massimo Musarella

Dal “caso Peluso” – il ribelle detenuto napoletano che il 22 gennaio 2022 in carcere a Reggio sarebbe stato selvaggiamente picchiato da una squadra di agenti della Polizia penitenziaria (ad oggi a processo) al culmine dell'ennesima scorribanda avendo sottratto un televisore dalla sala degli agenti ed essersi rifiutato di rientrare in cella dall'ora d'aria – all'ultima, gravissima, aggressione nel plesso “San Pietro” ai danni di un agente della Polizia penitenziaria che nei giorni precedenti, come rimarcato dai sindacati di categoria, aveva denunciato un detenuto per un tentativo di corruzione avendogli chiesto di portare dei telefonini in carcere. Riesplode quindi l'emergenza carceri a Reggio, negli istituti penitenziari di via San Pietro ed Arghillà, sempre troppo frequentemente al centro di gravissimi episodi di aggressione ai danni del personale penitenziario, e soprattutto dei sanitari, medici, psicologi ed infermieri.
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