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Preserre, torna a sparare la lupara: ucciso 27enne, ferito suo cognato

Un altro cognato è stato assassinato lo scorso anno: 4 delitti in 3 anni

La pista di una faida in atto nell’area delle Preserre, zona di confine tra la provincia di Reggio Calabria e Vibo Valentia, prende sempre più corpo. Nella mattinata di ieri, un operaio 27enne, Michele Vallelunga, è stato ucciso in un agguato a San Pietro di Caridà. Si tratta dell’ennesimo fatto di sangue consumato in quel fazzoletto di terra a cavallo tra l’area metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per piccoli reati, è stato raggiunto da una scarica di lupara caricata a pallettoni mentre percorreva una strada interpoderale in una zona montuosa in località Prateria. Vallelunga era cognato di Domenico Oppedisano, un operaio agricolo ucciso nella stessa località l’8 aprile 2024, anche lui a colpi di fucile caricato a pallettoni. Nell’agguato è rimasto ferito anche un suo cognato Salvatore Oppedisano, fratello di Domenico Oppedisano. L’uomo è rimasto ferito ma le sue condizioni non sono gravi. A sparare, secondo una prima ricostruzione, sarebbero stati due uomini giunti sul luogo dell’agguato a bordo di una jeep. I due avrebbero atteso le loro vittime nascosti dietro una siepe e quando li hanno visti arrivare hanno aperto il fuoco con fucili caricati a pallettoni, celando il loro volto sotto dei passamontagna. Questa la dinamica ricostruita dai carabinieri della compagnia di Gioia Tauro che stanno eseguendo le indagini. Una ricostruzione resa possibile anche grazie alle indicazioni di Salvatore Oppedisano, fratello della fidanzata della vittima, con la quale sabato dovevano fare la promessa di matrimonio.

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