Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Due killer armati di lupara e 12 colpi. Preserre nell’incubo faida dei boschi

Hanno sparato entrambi a San Pietro di Caridà per non fallire la missione di morte su Michele Vallelunga. Il cognato si è salvato buttandosi in un dirupo. Sul delitto, collegato ad altri 4, indaga la Dda di Catanzaro

Michele Vallelunga è stato ucciso da almeno da dodici colpi di fucile caricato a pallettoni. Ne sono certi i carabinieri della compagnia di Gioia Tauro che indagano sull’omicidio del 27enne di San Pietro di Caridà, ucciso in un agguato giovedì mattina.

Il numero dei colpi è stato dedotto dalle cartucce rinvenute dagli investigatori sul luogo dell’agguato, contrada Prateria di San Pietro di Caridà, un’area delle Preserre a cavallo tra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, nella quale si sta combattendo da alcuni anni una faida per il controllo del business del taglio dei boschi. Secondo i carabinieri entrambi i killer avrebbero fatto fuoco.
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia