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Reggio, processo “Gallicò”: parola alle difese per ribaltare le accuse dell’antimafia

Al via la girandola delle arringhe a favore dei 13 imputati, antro il mese di luglio la sentenza. Tra le accuse associazione mafiosa e il coinvolgimento nello scontro per la scalata al potere

Fase cruciale del processo “Gallicò”. Dopo la requisitoria della Procura, e le pesanti richieste di condanna con pene che hanno toccato i 20 anni di reclusione (già applicata la riduzione di un terzo della ipotetica pena per la scelta del rito abbreviato) la parola è passata al collegio di difesa. Il crono programma stilato dal Tribunale prevede quattro udienze dedicate interamente alle discussioni dei difensori. Entro il mese di luglio la sentenza di primo grado.
Esaurita la prima tornata – dagli scranni delle difese si sono susseguite le arringhe dei penalisti Maria Rossana Ursino, Alba Nucera, Antonio Tripodi e Natale Polimeni – il processo abbreviato “Gallicò” ritornerà all'Aula bunker il 19 giugno. In programma un'altra seduta no-stop di interventi difensivi.
Sotto accusa 13 persone che secondo le conclusioni della Procura antimafia avrebbero fatto parte di uno dei presunti gruppo di ’ndrangheta coinvolti nelle recenti dinamiche criminali della popolosa frazione a nord della città, Gallico.
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