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Fibrillazioni a Roccella per la crisi “insabbiamento”

La problematica che affligge da qualche anno il porto delle Grazie era già nota. Critica la locale associazione dei diportisti: «Intervento a breve, ma quando?»

Allarme navigabilità al porto delle Grazie. Una situazione di forte disagio che rischia di creare ( e difatti, da più di due settimane di “arrivi” neppure l’ombra) problemi di vario genere anche negli eventuali servizi di soccorso, al largo della costa ionica della Calabria, di natanti con a bordo decine e decine di migranti. Da un po’ di tempo a questa parte la navigazione, sia in entrata sia in uscita, all’imbocco dello scalo marittimo è in gran parte off-limits. Motivo? L’insabbiamento di gran parte dell’area di mare posta all’ingresso dell’infrastruttura portuale, l’unica, tra l’altro, funzionale e attrezzata tra Reggio Calabria e Crotone, ossia in una striscia di mare di circa 300 chilometri. Anche se con fatica e rischiando parecchio lo stesso l’arenamento in mare aperto e in mezzo alle correnti (in più punti, infatti, il “pescaggio” è molto basso, meno di un metro) solo pochi e molto esperti diportisti e militari della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza sono in grado, con manovre, ugualmente, tutt’altro che facili e sicure, di entrare o uscire dal porto.
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