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Mimmo Lucano è stato dichiarato decaduto da sindaco di Riace. "La resistenza continua, io non mi fermerò"

In applicazione della legge Severino. La sentenza è stata depositata oggi dai giudici, che hanno accolto il ricorso presentato al Tribunale civile dalla prefettura di Reggio Calabria in seguito alla condanna definitiva a 18 mesi di reclusione per falso

Il Tribunale di Locri, in applicazione della legge Severino, ha dichiarato decaduto Mimmo Lucano da sindaco di Riace.

La sentenza è stata depositata oggi dai giudici, che hanno accolto il ricorso presentato al Tribunale civile dalla prefettura di Reggio Calabria in seguito alla condanna definitiva a 18 mesi di reclusione per falso, con pena sospesa, comminata a Lucano nell’ambito nel processo "Xenia" sui presunti illeciti nella gestione dell’accoglienza dei migranti a Riace. Lucano é parlamentare europeo, eletto con la lista Alleanza Verdi e Sinistra.

Lucano: "La resistenza continua: io non mi fermerò"

"Ormai sono abituato all’idea che certe battaglie non si finiscono mai di combattere, perché se ti ostini a portare avanti un progetto politico di uguaglianza, libertà, dignità e riscatto degli ultimi, non puoi aspettarti che i Poteri che impongono lo status quo te lo lascino realizzare". E' quanto scritto poco fa sui social da Lucano.

Il Tribunale di Locri ha ritenuto che la condanna per un falso in una determina comunale, che non ha provocato nessun danno di nessun tipo, che non è stato perpetrato con abuso di potere, per il quale i giudici avevano escluso l’applicazione della pene accessorie (anche perché fatto in buona fede) sia sufficiente a causare la decadenza dalla mia carica da sindaco.

Il mio unico reato è stato quello di proporre un modello umano di accoglienza e crescita sociale, politica, economica e morale, che ribalta completamente la narrazione xenofoba lanciata dalle destre per gonfiare paure e consensi elettorali.

La resistenza continua: io non mi fermerò. Con i miei legali farò ricorso contro questa ingiusta sentenza, e resterò sindaco fino alla decisione della Corte di Cassazione, che sono certo legittimerà pienamente gli effetti della volontà popolare.

Hasta la Victoria siempre"

Oliverio: "La decadenza di Lucano lascia esterrefatti e increduli"

«La decadenza di Mimmo Lucano da Sindaco lascia esterrefatti ed increduli. Essa ripropone l'assurdità di norme che sono in palese contrasto con i principi democratici e costituzionali ed un sistema giudiziario anacronistico». Lo afferma, in una nota, l’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. "Mimmo Lucano, dopo avere subito conclamate ingiustizie ed i colpi devastanti di un sistema giudiziario distorto; dopo anni di calvario, segnati da provvedimenti cautelari e condanne abnormi, cancellate da una motivata sentenza assolutoria in sede di appello - aggiunge Oliverio - è stato rieletto Sindaco di Riace a furor di popolo. È evidente che il ritorno di Mimmo Lucano alla guida di Riace rappresenta il rilancio di quel progetto di accoglienza che ha fatto del centro della Locride un importante punto di riferimento a livello internazionale. Impedire a Mimmo Lucano di svolgere il ruolo di Sindaco attribuitogli dagli elettori è un grave vulnus Costituzionale ed uno sfregio alla democrazia. Il fatto che il ricorso avverso la sentenza di decadenza consentirà a Mimmo Lucano di continuare a svolgere le funzioni di Sindaco, pur importante sul piano delle garanzie, non sminuisce la gravità di una sentenza che decide di annullare la volontà degli elettori e di vanificare la sovranità popolare. Ciò a riprova che è urgente la riforma della legge Severino, ma anche una vera riforma della giustizia». «A Mimmo Lucano - dice ancora - esprimo la mia convinta solidarietà e l’incoraggiamento ad andare avanti. Riace ed il suo sindaco Mimmo Lucano sono un punto di riferimento di valori di umanità e di giustizia sociale. Nessuna sentenza o misura burocratica ne potranno cancellare ed offuscare la forza e la limpidità».

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