Reggio

Giovedì 10 Luglio 2025

Mimmo Lucano, ricorso depositato: resta sindaco di Riace

La difesa di Mimmo Lucano ha notificato ieri l’appello contro la decisione del Tribunale civile di Locri che nelle scorse settimane, applicando la legge Severino, ha dichiarato la decadenza da sindaco di Riace dell’europarlamentare. Gli avvocati Andrea Daqua e Giuliano Saitta hanno iscritto la causa al ruolo della sezione civile della Corte d’appello di Reggio chiedendo la riforma della sentenza. Come conseguenza del deposito dell’impugnazione, la dichiarazione di decadenza di Lucano da sindaco di Riace si sospende, come previsto dAll’art. 22, comma 8, D. Lgs. 1° settembre 2011, n. 150. I difensori di Lucano hanno ribadito che l’oggetto del ricorso a suo tempo presentato dalla Prefettura attraverso le forme dell’azione popolare non fosse l’esistenza o meno del reato di falso ideologico, ma se esso fosse stato commesso, o meno, con «“abuso di potere o in violazione dei doveri inerenti alle funzioni”, valutazione – scrivono i legali – che compete solo al giudice penale non potendo, il giudice della decadenza, sostituirsi ad esso». Gli avvocati Daqua e Saitta hanno ribadito che la condanna subita da Lucano nel processo Xenia «non è legata ad alcun abuso di potere voluto dalla legge Severino per la dichiarazione di decadenza», in quanto la Corte d’appello penale non ha applicato la sanzione di cui dell’art. 31 del codice di rito, secondo il quale ogni condanna per delitti commessi con l'abuso dei poteri o con la violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione importa l'interdizione temporanea dai pubblici uffici. Interdizione, esclusa dalla Corte reggina a comprova, quindi, che la condanna subita da Lucano non fosse legata a un abuso di potere .

leggi l'articolo completo