Reggio

Lunedì 21 Luglio 2025

Cavalli, corse e scommesse in nero: così le ’ndrine di Reggio Calabria sfidano le istituzioni

Sono «molto più che semplici infrazioni», perché «rappresentano una palese manifestazione del potere criminale, una sfida aperta alle istituzioni democratiche e una grave minaccia per la sicurezza pubblica e il benessere degli animali». Tira le somme la commissione parlamentare d’inchiesta d’inchiesta sulle ecomafie, a conclusione di un’indagine dedicata alle corse clandestine di cavalli, classificate come «un fenomeno radicato in Italia, soprattutto nel Sud». Per mafia, camorra e ’ndrangheta non è solo un gioco: intorno alle gare gira un business tanto sporco quanto remunerativo. Dati, scenari e prospettive sono tutti contenuti nella relazione appena approvata, che nei prossimi giorni sarà presentata dalla commissione in un briefing con la stampa a Catania. Una location non casuale, perché la Sicilia è l’area dove il fenomeno si fa vera e propria emergenza: spesso le strade di Catania, ma anche quelle di Messina con il viale Giostra storico “teatro” privilegiato, si trasformano in pericolosissimi ippodromi improvvisati. Ma anche la Calabria, e Reggio in particolare, non scherza: uno degli storici campi di gara era il primo tratto della strada Gallico-Gambarie. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

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