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Siderno, una “finta” offerta alla gara d’appalto per eludere i sospetti dei carabinieri

Questo è il consiglio che un’ indagata di Placanica, finita nell’inchiesta della Dda “Dilemma” avrebbe dato al marito e al cognato: «Partecipate, non scherzate, altrimenti vi arrestano...»

Anziché tirarsi indietro, come “suggerito” da alcune persone ritenute vicine alla locale di Siderno, sarebbe stato più opportuno e sicuro, garantendosi così un alibi, partecipare alla gara d’appalto con una proposta di costi dei lavori molto alta, al punto, quindi, da non potersi mai aggiudicare i lavori. Sarebbe stato questo, stando ai contenuti dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale reggino su richiesta della Dda, uno degli stratagemmi che uno degli indagati, G.P., 55 anni di Placanica, avrebbe proposto di attuare per evitare guai con i carabinieri nell’ambito della vasta inchiesta “Dilemma”, scattata all’alba di martedì scorso nei comuni di Riace, Placanica, Caulonia e Siderno. Un blitz, questo, dei carabinieri delle Compagnie di Locri e Roccella, sfociato in 5 arresti, 4 in carcere e uno ai domiciliari, e altre 5 persone iscritte nel registro degli indagati.
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