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Le carceri reggine restano una bomba ad orologeria

Visita dell’europarlamentare Giusi Princi a San Pietro e Arghillà dove in settimana un gruppo di detenuti ha scatenato una vera rivolta. Sotto la lente carenze di organico e aggressioni

Monitoraggio delle condizioni di vita dei detenuti, sopralluogo nelle strutture penitenziarie, dialoghi con chi vive in regime di detenzione e chi ci lavora, confronti per elaborare proposte e individuare soluzioni utili a migliorare il sistema carcerario reggino che vive una fase di profonda criticità tra sovraffollamento e continui episodi di aggressioni e violenze anche contro agenti, medici, infermieri.
Nelle carceri reggine “San Pietro” e Arghillà la visita dell'europarlamentare Giusy Princi e di una delegazione della Camera penale “Sardiello” e dell’osservatorio carceri; presenti la presidente del Tribunale di sorveglianza Daniela Tortorella e il magistrato Ilaria Montanaro. Alle visite hanno preso parte il direttore degli istituti penitenziari Rosario Tortorella, le due vicedirettrici Roberta Velletri e Mariana Stendardo, il dirigente sanitario Nicola Pangallo, alcuni membri dello staff medico e della Polizia penitenziaria.
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