
L’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Jonio ha ribattezzato la banchina di 'Ponente, lato Nord’, denominandola «Eranova». Il presidente dell’Autorità, Andrea Agostinelli, in una nota stampa, ricorda come Eranova fosse un villaggio sorto per volontà di alcuni cittadini di San Ferdinando, «un piccolo borgo agricolo, nato dalla ribellione di contadini alla fine dell’Ottocento, che si trovava nell’area dove oggi sorge il porto di Gioia Tauro».
Negli anni '70, però, Eranova, fu raso al suolo per consentire la realizzazione del porto e il V Centro siderurgico Italsider. «La decisione di costruire il porto su quell'area - prosegue Andrea Agostinelli - portò alla distruzione di Eranova, causando la perdita di case, terreni e della vita sociale del borgo, segnando profondamente i suoi abitanti. Ma nonostante la distruzione, il ricordo del paese nella sua gente rimane vivo, specialmente tra coloro che lo hanno vissuto. E’ proprio per riscattare in parte quei sentimenti - conclude Agostinelli - questa Governance, come ultimo atto, intende denominare 'Eranova' la banchina di Ponente».
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