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Un lido abusivo, lavoratori in nero e carenze igieniche: 6 denunce nella costa jonica di Reggio

Un lido balneare abusivo, lavoratori in nero e gravi irregolarità in materia di sicurezza e igiene alimentare: è questo il bilancio dei controlli effettuati nei giorni scorsi dai Carabinieri della Compagnia di Locri, supportati dalla Capitaneria di Porto di Roccella Ionica e da personale specializzato del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) e della Tutela Agroalimentare di Reggio Calabria.

L’attività ispettiva, condotta lungo il litorale ionico reggino, si è concentrata soprattutto sulle strutture balneari, in un periodo dell’anno in cui la presenza turistica aumenta sensibilmente. L’obiettivo era duplice: da un lato, contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e verificare le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro; dall’altro, accertare il rispetto della normativa sul demanio marittimo e sulla tracciabilità degli alimenti destinati al consumo.

Nel corso dei controlli, i militari hanno accertato l’esistenza di uno stabilimento completamente abusivo, privo delle necessarie autorizzazioni amministrative. L’attività è stata immediatamente chiusa e l’intera struttura, comprensiva delle attrezzature marittime, sottoposta a sequestro preventivo.

Ma le irregolarità non si sono fermate qui: in diverse attività sono stati identificati lavoratori non regolarmente assunti, violazioni alle norme igienico-sanitarie e l’assenza di informazioni obbligatorie sulla tracciabilità dei prodotti alimentari offerti ai clienti. I carabinieri hanno elevato sanzioni amministrative per un totale di circa 14.000 euro e denunciato sei persone ritenute responsabili, a vario titolo, delle violazioni riscontrate.

Particolare attenzione è stata inoltre rivolta alla sicurezza dei natanti: in alcuni stabilimenti è stata rilevata l’assenza del personale addetto al salvataggio, un requisito essenziale per garantire l’incolumità dei bagnanti.

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