
Prima conferma del Tribunale della libertà (presidente dottoressa Greta Iori). L'inchiesta “Arangea bis-Oikos” ha superato il primo step di valutazione dopo le pesanti conclusioni dell'ufficio Gip che il 14 luglio scorso ha emesso misure cautelari (tra carcere e domiciliari) nei confronti di 54 persone (altre 28 denunciate a piede libero): rigettati i riesame delle prime sei posizioni, con la conseguenza che gli indagati restano colpiti dalla misura cautelare. Altro, ancora più significativo, passaggio davanti al Tribunale della libertà il 13 agosto. L'udienza vedrà la discussione ed il riesame di una ventina di ricorsi. Gli indagati rispondono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, riciclaggio ed estorsione, con l’aggravante (non per tutti) di aver agito con metodo mafioso.
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